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Attualmente lavoro principalmente presso la clinica Piccole Figlie Hospital di Parma dove all’interno di un’equipe affiatata e eterogenea. Mi occupo delle principali patologie ortopediche con prevalente interesse alla chirurgia articolare di anca e ginocchio e di traumatologia sportiva. Collaboro inoltre con strutture sanitarie in diverse regioni su tutto il territorio italiano.
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Protesi al ginocchio
L’obiettivo della protesi al ginocchio è quello di sostituire una o entrambe le parti del ginocchio danneggiate a causa di malattia, infortunio o usura. La procedura di sostituzione chirurgica può essere effettuata come trattamento per l’artrite cronica, una lesione del legamento collaterale mediale, lussazione della rotula o artrosi avanzata. La protesi può anche essere usata per ricostruire il ginocchio in seguito a un intervento chirurgico più complesso. Una volta inserita la protesi, essa può consentire al paziente di tornare alla normale attività fisica e riprendere un’adeguata funzionalità della gamba. L’intervento chirurgico è solitamente effettuato in anestesia generale e comporta tagli di circa 8-10 centimetri nella parte anteriore del ginocchio. Durante l’operazione il medico rimuove il tessuto danneggiato dalla parte superiore e inferiore dell’articolazione del ginocchio e sostituisce le due parti con componenti artificiali che aiutano a ricostruire l’articolazione. Dopo l’intervento chirurgico è necessario indossare un tutore speciale per aiutare la gamba a guarire correttamente e prevenire ulteriori danni. La riabilitazione post-operatoria è un elemento fondamentale della terapia poiché può contribuire notevolmente alla ripresa della funzionalità del ginocchio. Fondamentalmente, essa comporta esercizi mirati per migliorare la forza muscolare, la coordinazione ed equilibrio durante il movimento del ginocchio. È importante seguire le istruzioni mediche per assicurarsi che il recupero sia il più veloce possibile e che i risultati siano ottimali.
Quando si decide di ricorrere alla protesi del ginocchio, può essere una scelta difficile da prendere. Innanzitutto è importante capire che cosa comporta la sostituzione dell’articolazione danneggiata. La protesi del ginocchio è un dispositivo chirurgico impiantato che sostituisce l’articolazione del ginocchio danneggiata. Si tratta di un intervento chirurgico invasivo che richiede un periodo di recupero abbastanza lungo.
In generale, si ricorre alla protesi quando le cure mediche conservative non sono sufficienti a fornire sollievo al dolore e al deficit funzionale causati da artrosi avanzata o altre condizioni degenerative dell’articolazione del ginocchio. La disabilità e il dolore cronico possono limitare la capacità di svolgere attività quotidiane come camminare, salire le scale o sollevare pesi. Inoltre, quando l’articolazione è gravemente danneggiata e non può più essere ripristinata con trattamenti non chirurgici, la sostituzione con una protesi può essere la soluzione più appropriata.
Anche se la sostituzione del ginocchio comporta benefici significativi in termini di mobilità, funzionalità e sollievo dal dolore, il recupero postoperatorio può richiedere diversi mesi per tornare a muoversi normalmente. Per questo motivo, è necessario un attento esame medico prima di decidere se ricorrere alla protesi del ginocchio. Il medico valuterà i rischi e i benefici della procedura per assicurarsi che la decisione migliore per il paziente venga presa in modo informato.
Che tipo di anestesia per la protesi al ginocchio?
L’anestesia usata per un intervento di protesi al ginocchio dipende dalle preferenze del paziente e dalle raccomandazioni del medico. L’anestesia generale è l’opzione più comune per questa procedura, ma altre opzioni come l’anestesia epidurale o spinale o bupivacaina possono essere offerte. L’anestesia generale inibisce la sensibilità al dolore di tutto il corpo ed è di solito somministrata tramite iniezione endovenosa o con gas anestetico inalato. Con l’anestesia epidurale, un anestetico viene somministrato nello spazio compreso tra il sacco durale e la colonna vertebrale. La bupivacaina viene somministrata attraverso una piccola siringa direttamente sull’area intorno al ginocchio da trattare. Il medico può anche raccomandare un blocco del nervo femorale se l’intervento riguarderà solo la parte anteriore della gamba. Inoltre, i pazienti possono scegliere la sedazione cosciente, che blocca parzialmente il dolore e mantiene coscienti i pazienti durante la procedura. In base alla scelta del paziente e alle raccomandazioni del medico, si consiglia di discutere con il proprio medico le opzioni disponibili per decidere quale tipo di anestesia sia adatta alla propria situazione specifica.
Caratteristiche dell’intervento protesico
L’intervento protesico al ginocchio consiste nella sostituzione dell’articolazione danneggiata con un impianto artificiale. Si tratta di una procedura chirurgica complessa che può essere eseguita con vari metodi, a seconda della necessità del paziente.
Durante l’intervento, vengono rimossi i tessuti lesionati e l’impianto protesico viene posizionato nella cavità articolare. Questo impianto è composto da un insieme di componenti in metallo o plastica, progettate per ricreare la forma originale dell’articolazione e consentire il movimento naturale del ginocchio.
Inoltre, l’impianto può essere rivestito da tessuto sintetico per ridurre al minimo il rischio di reazioni allergiche e infezioni. Una volta in posizione, le componenti vengono fissate all’osso circostante tramite viti o cemento osseo.
La durata dell’intervento dipende dalla complessità della procedura ma di solito richiede da un’ora a due ore per essere completata. Dopo l’intervento, il paziente dovrebbe seguire le istruzioni del medico circa il periodo di riposo e la riabilitazione per raggiungere la massima funzionalità e mobilità.
Grazie alla tecnologia moderna, l’intervento protesico al ginocchio può offrire un significativo sollievo dal dolore articolare e può migliorare la qualità della vita del paziente a lungo termine.